MINDFULNESS COACH
"Il concetto di mindfulness affonda le sue radici nella dottrina buddista, e fa riferimento a una profonda consapevolezza legata a una particolare disposizione “della mente e del cuore” nei confronti della vita reale. In particolare, è una consapevolezza che va oltre il suo naturale allenamento (la meditazione) e dovrebbe essere praticata in ogni ambito della quotidianità, consentendo di sviluppare una presenza relativa a qualunque processo mentale, emozione o comportamento di chi la pratica. Il focus della consapevolezza coinvolge cognizioni, sensazioni ed emozioni, in una lettura sulla impermanenza di tutto quel che accade e sulla natura transitoria delle cose della vita. Questo concetto consente di comprendere che gli stati mentali, le emozioni e tutto ciò che possediamo e ci accade non può definire profondamente ciò che siamo.
“ Tu hai pensieri ed emozioni, ma non sei i tuoi pensieri o emozioni ”


CHI SEI TU? - 7 incontri
Percorso di Mindfulness Coaching, attraverso un processo creativo, per imparare, attraverso la riflessione e la meditazione, ad Ascoltare sé stessi, le emozioni, i pensieri, le sensazioni e massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. Ognuno di noi è una persona creativa e piena di risorse. Grazie a questo percorso, strutturato su sette incontri, si viene guidati a prendersi del tempo per Sé, per poter discernere, accogliere e verificare il proprio presente, raggiungendo una maggiore consapevolezza, sia nella relazione con gli eventi della vita, come indica la Mindfulness, sia sullo sviluppo del proprio potenziale come argomentano le teorie del Coaching. Il tutto senza giudizio e senza controllo, così come va osservato tutto "ciò che siamo" nel QUIeORA. Il percorso partirà da Te (osservando le tue radici, il tuo corpo, le tue emozioni e il tuo potenziale) per poi allenare l'attenzione a tutto ciò che è attraverso esercizi, meditazioni e attività che hanno l'obiettivo di renderti consapevole del Tuo Benessere, ad imparare ad osservare lo stress, le preoccupazioni, gli schemi mentali condizionanti e l'autoascolto. Non sarà sempre facile perché la Mindfulness Coach può mettere di fronte a momenti di difficoltà e ostacoli da superare insieme, allenando la capacità interne con cui affrontare avversità, difficoltà e conflitti; cioè tutto ciò che influenza la complessa esistenza degli esseri umani.
Il percorso proposto di MINDFULNESS COACHING è strutturato il sette incontri + una revisione a fine percorso e costa 350 euro
Di seguito gli incontri del percorso che si possono fare anche singolarmente al costo di 55 euro e durano 75 minuti
SE FOSSE - incontro su se stessi e sulle radici - 1° incontro
Sei sicuro di conoscerti a fondo? Hai analizzato ogni singola sfaccettatura del tuo carattere? Quanti aggettivi riusciresti a dare al tuo agire? Facciamo un salto nel tempo, raccontiamo il presente partendo dalle radici. Le attività che si possono fare sono molteplici e personalizzate: camminata meditata, grounding, biografia olistica e spirituale, bodyscan, asana ... Tra le tante c'è anche un esercizio divertente e di forte stimolo che ha lo scopo di trovare le caratteristiche positive di se stessi: il Ritratto Cinese. L'esercizio invita a lavorare con le proiezioni mentali; le immagini che vengono suscitate dal paragonare se stessi a diverse altre entità del mondo vegetale e animale, dello sport, ma anche del food come del settore più disparato, ha lo scopo di raccogliere informazioni sintetiche di noi stessi attraverso la creatività a nostro servizio.


DECLUTTERING - incontro per liberarsi del superfluo - 2° incontro
Decomporre, decongestionare, svuotare, riordinare. Il decluttering mentale è una vera e propria arte che mira a togliere ed eliminare ciò che non serve più e genera confusione. Non vale solo per le case, gli armadi, o la borsa, ma anche per la mente che troppo spesso nella società d’oggi è invasa da troppi pensieri e dal malessere che ne consegue. In questo incontro si cerca di capire meglio di cosa si tratta e quali sono i benefici di questa ricerca di pace interiore autogenerata. L'attività proposta paragona la mente ad un vecchio armadio, si parte dall’esterno perché il benessere mentale può procedere solo se si trova in un ambiente esterno che risponde a questa esigenza, ma poi si inizia ad aprire ante, cassetti e scatoloni. Tutto questo attraverso esercizi mentali, meditazioni ed esplorazioni dentro e fuori di noi.
IMAGINEERING -incontro su obiettivi, sogni e criticità - 3° incontro
L’Imagineering è un elemento fondamentale dell’universo Disney fin dalla sua nascita. Il termine Imagineer che nasce da Imagination e Engineering, vale a dire immaginazione e ingegneria. Quindi un sognatore sì, ma con le basi solide e l’attenzione minuziosa di un ingegnere. Un artista talentuoso ma anche efficiente lavoratore in grado di trasferire la fantasia in un mondo reale fatto di materiali solidi e concreti. Sono sognatori, produttori e narratori, ognuno con un proprio concetto di divertimento, un personalissimo curriculum lavorativo e percorso di vita, una diversa creatività. Di certo tutti gli imagineer possiedono una tale gamma di interessi, capacità e talenti così diversi tra loro che diventa impossibile fare distinzioni e parlare di “architetto”, “ingegnere” o “programmatore” ma tutti sono persone curiose, alla continua ricerca dei ‘perché’. Anche se esperti in quello che fanno, non smettono mai di imparare. In questo incontro si lavora sull'autorealizzazione, sulla progettazione su obiettivi, strumenti, risorse, sogni ma anche su la realtà e la criticità. Tra gli esercizi proposti la ruota di input, le stanze della casa, il temperamento, il bambino interiore e l'ascolto energerico.


SENSITIVE - incontro per far parlare tra loro le parti di Te - 4° incontro
Il romanzo “Uno, nessuno e centomila” ha un significato profondo, importante per capire la complessità e l’evoluzione dei rapporti umani. In quest’ opera, l’autore completa tutta la sua vasta produzione letteraria e manifesta più chiaramente il suo pensiero affrontando un tema particolarmente importante come “l’io” di ciascuno, talvolta messo a dura prova e scombussolato da un fatto puramente casuale come accade al protagonista che alla fine si ritroverà con l’”io” ormai completamente frantumato nei suoi “centomila” alter ego. L'incontro Sensitive parte proprio da questo parallelismo e pone attenzione e amore incondizionato ad ogni parte di Noi mettendola a confronto su tematiche come tempo, paure, sogni e progetti, attraverso l'esercizio dello specchio. In questo esercizio pone l'attenzione e ci fa riflettere su quanto i messaggi ed i pensieri che inviamo a noi stessi dipendano sempre anche dal nostro inconscio e, se vogliamo che la nostra vita cambi, abbiamo bisogno di osservare ciò che diciamo a noi stessi e partendo da questo cambiare nella vita quotidiana ciò che ci procura dispiacere.
NON GIUDIZIO -incontro di creatività come espressione di Sé - 5° incontro
In accordo con le parole di Paul Klee: “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”, l’arteterapia può essere definita un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale. Questo incontro è' liberatorio e riabilitativo che utilizza il linguaggio visivo, che si fonda sulle capacità creative e sul processo evolutivo della persona. Mentre le parole implicano la concettualizzazione e la verbalizzazione del disagio e possono mentire, nascondere o dimenticare le immagini non mentono: sono immediate, autentiche, partono dal profondo ed è più facile tirarle fuori. Nell’arteterapia l’arte non è un’emozione ma è una costruzione psichica, nell’opera d’arte il contenuto si incarna in forme; la forma trasmette messaggi formali dai contenuti essenzialmente emotivi, fino ad arrivare ai simboli: l’utente deve imparare a simbolizzare, a dare forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni in quanto il simbolo è legato al ricordo. Gli esercizi che si possono fare in questo incontro sono molteplici e riguardano le arti visive, raffigurative ed espressive potenziando l’autostima, migliorando l’immagine di sé e il rapporto con gli altri, promuovendo il benessere e sviluppando le potenzialità individuali. L’arte del resto dà gioia e con la gioia cadono le difese, sparisce la paura, la creatività coincide con l’essere vivi; nel creare e nel dipingere si è liberi, ci si permette di vivere esperienze di trasgressione e di libertà.


DECOMPRESSIONE - incontro sulla gestione delle emozioni - 6° incontro
Imparare a comprendere le proprie emozioni, trasformale in qualcosa di positivo e lasciarle andare. Liberandosi dal peso di ciò che si è vissuto e provato nel tempo. Ecco cosa significa decompressione emotiva. Una tecnica utilizzata per alleggerirsi dalle sofferenze che si possono accumulare, imparando a reagire alle diverse situazioni con controllo di sé e con consapevolezza e migliorando di fatto la qualità della propria vita quotidiana. Eseguire la decompressione emotiva richiede innanzitutto la volontà di guardarsi dentro, di capirsi e di aiutarsi a stare meglio. Gli esercizi, le tecniche e le pratiche sono diverse da persona a persona ma si deve procedere sempre dall’esecuzione di un esercizio di visualizzazione basato su un rilassamento profondo (un po' come avviene nella meditazione yoga nidra). Tutte le attività sono pensate per essere svolti sia nei periodi critici, imparando a riconoscere la zona di Rischio e la zona di Crollo, per tornare quanto prima allo stato di benessere e sviluppare resilienza, sia nei momenti cosiddetti “normali” (Zona di Benessere), quale corretta igiene quotidiana del mondo interno di cui abbiamo bisogno. E lo scopo della decompressione emotiva non sarà reprimere le emozioni che si provano ma, al contrario, imparare ad accettarle esattamente per quello che sono e per ciò che suscitano dentro di noi. Per poi lasciarle andare serenamente. Abbiamo tutti delle vite frenetiche, ma se aspettiamo di avere tempo per prenderci cura di noi il momento non arriverà mai: il tempo per la cura di noi stessi va creato e poi va protetto.
ASCOLTO -incontro per imparare ad ascoltare il silenzio - 7° incontro
Silenzio, dal latino silentium, che deriva a sua volta dal verbo silere, sinonimo di tacere, non fare rumore. L’uso che ne facciamo è associato più spesso all’idea di togliere che di aggiungere (togliere la parola, o il rumore). Togliere: in una relazione di ascolto, la parola e il “rumore” da ridurre riguarda proprio noi stessi, non solo fisicamente, ma “interiormente”. Dobbiamo riuscire a rimanere nell’ascolto con le nostre intelligenze, tirandoci però contemporaneamente fuori per tutto il resto. E allora come fare silenzio? Anche perché in fondo una delle qualità del silenzio che più spesso consideriamo è proprio la possibilità che ci dà di ascoltarci, di meditare e di entrare in contatto profondo con noi stessi. Al punto che, se spinta all’estremo, ci porta a cercare di limitarlo, dato che lo associamo senz’altro alla tranquillità e alla ricerca interiore, ma anche alla solitudine. E il “troppo” silenzio poi ci può persino mettere fisicamente in difficoltà.
Ecco quindi perché conoscersi è importante nell’ascolto, per capire quale dei rumori che percepiamo sono nostri. E l’aspetto generativo del fare silenzio allora? Nella relazione, se mi “silenzio” io, faccio spazio per accogliere l’altro con le sue esperienze, emozioni, paure, perché se io fossi te quelle sentirei e proverei, e allora sì che starei davvero ascoltandoti. In questo incontro si impara a contemplare il silenzio attraverso meditazioni, respirazioni ed esercizi per imparare ad ascoltare creando il vuoto, perché il vero ascolto lo otteniamo nella sintesi tra noi e l’altro. Per questo dobbiamo lasciargli dello “spazio”.


QUIEORA - incontro sulle chiavi del successo - 8° incontro
Provare gratitudine significa accogliere tutto ciò che c'è nella nostra vita adesso, come se l’avessimo scelto. Questo sentimento ci aiuta ad accettare il momento presente così com’è, intervenendo su ciò che possiamo cambiare e prendendo atto di ciò che non possiamo cambiare. La grande sfida è sentirsi grati anche quando siamo tristi, annoiati, arrabbiati: lasciare spazio a queste emozioni è una delle porte del nostro successo personale e crescita umana. Quando siamo pienamente nel presente, allora esso è completo, la vita stessa è completa nel modo in cui viene a noi in ogni momento. In questo incontro si ripercorre tutto il cammino fatto andando ad osservare tutto ciò che accade ed è accaduto nella nostra vita, bello o brutto, e come lo abbiamo utilizzato nel migliore dei modi, favorendo la nostra evoluzione e la nostra crescita.